OSTEOPATA IN CAMPO

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Un cane che pratica sport va considerato un atleta. Grazie all’attività fisica il cane sviluppa “muscoli forti e allenati che aiutano a mantenere sana la struttura, supportano e sostengono la schiena, riparano e contengono le giunture, rimandano nel tempo la naturale degenerazione fisiologica e l’invecchiamento”.
Tuttavia il cane “sottopone il proprio organismo a pressioni articolari e sollecitazioni strutturali a cui dobbiamo prestare attenzione”. Alcuni piccoli disagi, infatti, se trascurati, possono diventare difficoltà debilitanti anche gravi. Un muscolo teso e dolente in allenamento deve essere un campanello d’allarme poiché un’adeguata e tempestiva terapia potrebbe evitare un infortunio.

In cosa consiste un trattamento di osteopatia per cani?

“La finalità del trattamento è individuare e trattare eventuali disfunzioni osteopatiche. Si tratta di una restrizione di mobilità di una o più̀ articolazioni su uno o più̀ possibili movimenti che porta ad avere muscoli tesi e contratti con anche possibile irritazione di nervi fino al dolore. Per riconoscere una disfunzione, dunque, sono preziose le indicazioni di proprietario e/o dell’’allenatore come variazioni di comportamento, nervosismo, eccitabilità̀ o anche mancanza di vitalità̀ in rapporto al suo comportamento abituale o ancora sintomi quali l’ipersensibilità̀ della schiena, tensioni muscolari o zoppie.

 

In particolare, l’osteopata procede a un esame dinamico del cane e a una prima palpazione per poi eseguire dei veri e propri test motori. Una volta individuate le disfunzioni e dopo aver dato indicazioni al proprietario su come tenere il cane si passa alla fase manipolativa. Attraverso dei trust, movimenti veloci e di piccola ampiezza, e delle tecniche di mobilitazione, si procede a normalizzare le disfunzioni”.

Quanto è importante farsi seguire da un’osteopata?

“È di certo importante farsi seguire da un professionista sia per quanto riguarda la manipolazione del cane, sia per le informazioni che si possono ricevere su stretching, mobilità, allungamenti ed esercizi di preparazione. Se, infatti, durante il trattamento vengono individuate delle specifiche disfunzioni e, soprattutto, se tali disfunzioni e blocchi osteoarticolari sono ricorrenti anche in trattamenti consecutivi, è buona consuetudine dedicare una parte del tempo a disposizione per insegnare e mostrare al proprietario gli esercizi da eseguire. Tali esercizi si possono svolgere sia manualmente sul cane, come stretching o mobilità articolare, sia tramite l’insegnamento al cane di posizioni da mantenere anche col supporto di piccoli attrezzi.”

In parte tratto da “Osteopatia per cani: importante nell’agility” del 14.03.2017 a cura di Alfonso Sabbatini Redazione Quattro Zampe